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CORSI DI PSICOMOTRICITÀ INFANTILE: DI COSA SI TRATTA



Corsi sportivi anche per il bebè. Non è la nuova frontiera dell’assurdo, ma una prassi ormai consolidata per cui anche i bimbi più piccini, a partire dai primi mesi di vita sino ai 3 anni, possono frequentare “palestre” e “centri sportivi” e prendere parte ad “attività motorie” specificamente pensate per loro.

Naturalmente, non si tratta né di palestre né di centri sportivi e naturalmente il termine attività motoria non restituisce pienamente il senso della finalità dei corsi di psicomotricità destinati ai bebè. SI tratta, infatti, di laboratori, più che di corsi veri e propri, che hanno a che fare con il movimento e che puntano all'uso del corpo e alla scoperta delle sue potenzialità come strumenti di apprendimento della realtà e conoscenza di sé.
Le strutture che li propongono sono, generalmente, asili nido, spazi destinati alle attività mamma-bambino, laboratori per l’infanzia.
Questo tipo di attività, infatti, ha come obiettivo quello di rafforzare il legame del bebè con i genitori, in un ambiente atto ad accogliere l’uno e gli altri in un contesto intimo, familiare, in cui spesso ci si ritrova con poche altre famiglie e un’educatrice (psicologa, pedagogista, esperta dell’età infantile…) che guida il gruppo.

PSICOMOTRICITÀ INFANTILE: DI COSA SI TRATTA

I corsi di psicomotricità infantile sono strutturati per permettere al bambino di sperimentare le possibilità del movimento del suo corpo appropriandosi al contempo dello spazio che lo circonda in modo da fargli acquisire sicurezza da una parte e gli strumenti per diventare padrone della realtà circostante dall'altra
Ecco perché è molto importante che la struttura scelta sia in grado di stimolare la curiosità del bambino e sia pensata per soddisfare tutte le sue esigenze, non solo quelle motorie, ma anche quelle visive, tattili… Deve essere uno spazio sicuro in cui il bimbo possa muoversi liberamente interagendo eventualmente con gli altri bambini presenti (senza, però, che sia costretto a farlo) che possono essi stessi diventare fonte di apprendimento e scoperta.
Sì, quindi, a spazi colorati e attrezzati con piccoli giochi di gomma o legno, tappetini morbidi e ostacoli facilmente superabili da bimbi di pochi mesi. I giochi devono essere alla portata di tutti e rispondere ai requisiti di forma e materiale adatti per la fascia di età 0-3 anni.

In questo contesto, a seconda dei casi, i genitori sono invitati a intervenire oppure a rimanere ai margini dello spazio di gioco in modo da permettere al bambino di cimentarsi in prima persona e senza la mediazione e l'intervento di terzi parti.

Sono corsi destinati alla fascia di età che va da 0 a 3 anni, coinvolta in “attività fisiche” pensate per favorire la crescita e lo sviluppo.