CAMMINARE SCALZI: PERCHÉ FA BENE

Non è raro, soprattutto in Italia, vedere bambini ancora neonati indossare già le scarpine. Sebbene si tratti di calzature pensate per loro, in termini di mentalità da parte dei genitori, non cambia molto: non appena possibile, il piedino va messo nelle scarpe!
In realtà, abituare il piccolo a camminare scalzo e lasciare che continui a farlo anche da grande ogni volta che è possibile, comporta numerosi benefici, sia in termini di sviluppo della pianta del piede, sia di conoscenza del mondo che lo circonda.
1 – DAL PUNTO DI VISTA ANATOMICO
Camminare scalzi facilita la formazione della pianta del piede prevenendo il problema del piede piatto. Inoltre, stimola il corretto sviluppo delle articolazioni, delle ossa e della muscolatura.
Assolutamente consigliato, quindi, sin dai primissimi passi, abituare il bambino al contatto diretto con il terreno anche qualora questo dovesse essere accidentato.
2 – PER I BAMBINI CHE MUOVONO I PRIMI PASSI
I bimbi lasciati senza scarpe, generalmente, iniziano a camminare prima. I motivi sono sostanzialmente due: da una parte, con i piedi ben ancorati a terra, acquisiscono prima l’equilibrio, fondamentale per muovere i primi passi; in secondo luogo, il contatto con il terreno, attiva i ricettori sensoriali indispensabili per innescare la curiosità della scoperta.
3 – BENEFICI PSICOLOGICI
Senza scarpe, il bambino si sente libero, sente di poter padroneggiare direttamente la strada e sviluppa una maggiore consapevolezza di sé stesso e delle proprie possibilità.
Inoltre, libero di muoversi ed esplorare, accresce rapidamente lo sviluppo sensoriale, acquista maggiore consapevolezza del mondo che lo circonda, impara a sperimentare le situazioni sulla propria pelle.