BILINGUISMO: LE RAGIONI DEL SI

È nei primi anni di vita che i bimbi apprendono quel complesso meccanismo che viene chiamato 'comunicazione verbale', qualunque sia la lingua che viene impartita loro.
Nascere e crescere in una famiglia bilingue, perciò, è, a dispetto di quello che si potrebbe pensare, una fortuna più che uno ostacolo anche se talvolta può capitare che i piccoli bilingue abbiano, apparentemente, maggiori difficoltà rispetto ai loro coetanei ad apprendere l'una o l'altra lingua o tutte e due.
Meccanismi di apprendimento:
Due sono, sostanzialmente, i meccanismi che stanno alla base dell'apprendimento di due o più lingue.
- o attraverso quella che viene definita acquisizione simultanea che consiste nel insegnare simultaneamente al piccolo due lingue diverse le cui regole e i cui vocaboli vengono inizialmente immagazzinati e mischiati insieme per poi essere scissi e classificati nell'una e nell'altra lingua (è intorno ai 4 anni che il piccino impara a distinguere chiaramente i due idiomi e a passare senza confusione dall'uno all'altro)
- o attraverso il metodo dell'acquisizione sequenziale in base al quale i genitori insegnano al bambino prima una lingua (di solito quella di maggioranza) per passare, poi, intorno ai 3 anni all'altra. Il bimbo apprende così prima le regole di un idioma e poi quelle dell'altro.
10 consigli per far crescere un bambino bilingue:
- Non si diventa bilingue per magia
Sebbene i bambini abbiano una predisposizione naturale per l'apprendimento linguistico, la comprensione e la conoscenza di una seconda o terza lingua non avviene per magia o, semplicemente, esponendo il piccolo all'ascolto passivo della lingua stessa.
- Occorre un piano
Per crescere un figlio veramente bilingue occorre un piano: innanzitutto, è fondamentale che il genitore che non parla italiano (o che non lo parla bene) decida una volta per tutte e in modo univoco di rivolgersi sempre al piccolo nella sua lingua madre.
- La consistenza è cruciale
Una volta stabilito un piano, è fondamentale stabilire l'impegno che si vuole dedicare per il raggiungimento dello scopo. Non basta, infatti, semplicemente esporre il bambino in modo regolare a una commistione delle lingue parlate dai genitori, ma la consistenza è fondamentale per il raggiungimento dell'obiettivo e per evitare che il piccolo, a un certo punto, scelga una delle due lingue come primaria.
- Tempo di esposizione
Non è una legge e dipende dal tipo di esposizione e dalla lingua stessa, ma sembrerebbe che per crescere figli perfettamente bilingue sia necessario esporli alla seconda lingua almeno il 30% del loro tempo di veglia.
- Investimento di tempo (e a volte di denaro)
Per crescere figli bilingue è necessario mettere in conto l'investimento di parecchio tempo durante il quale il bambino dovrà essere esposto alla seconda lingua, parlata, letta, ascoltata dal genitore. In alcuni casi, per un bilinguismo perfetto, potrebbe rendersi necessario un piccolo investimento economico per permettere al piccolo di frequentare corsi specializzati di linguistica e grammatica.
- Non arrendersi
Non bisogna preoccuparsi né tantomeno arrendersi se il bimbo risponde in italiano alla mamma o al papà che si sono rivolti a lui in un'altra lingua. Una risposta appropriata implica, comunque, la comprensione e mette in moto il meccanismo cerebrale atto ad attuarla (che è, poi, il principio basilare di comprensione di qualsiasi forma di linguaggio).
- Disinvoltura e naturalezza
É indispensabile, inoltre, che il genitore che non parla italiano utilizzi in casa la sua lingua madre con disinvoltura, senza preoccuparsi del fatto che altri potrebbero non capirlo. Il bambino imparerà a distinguere le due lingue con le quali ci si rivolge a lui separando bene gli ambiti e le situazioni.
- Grandi benefici per i bambini bilingue
I genitori che scelgono di crescere figli bilingue si trovano spesso ad affrontare il dubbio di aver fatto la cosa giusta. La risposta è sempre e comunque sì. I bambini bilingue hanno competenze e capacità che i loro coetanei non possiedono e che, alla lunga, emergeranno in modo dirompente e potranno essere utilizzate in diversi campi del sapere e dell'apprendimento.
- Nessun rammarico
Il consiglio generale, una volta intrapresa la strada del bilinguismo, è di non avere rammarichi, non mollare, non tornare indietro. Il bilinguismo è un'opportunità e un'occasione, non una prigione da cui scegliere, a un certo punto, di liberarsi.
I genitori che crescono figli bilingue superano diverse difficoltà e, in un certo senso, devono fare un lavoro doppio rispetto agli altri. Ma l'orgoglio di sentire il proprio bambino parlare perfettamente la lingua di una parte della famiglia è decisamente impagabile.