IL VIRUS RESPIRATORIO DEI NEONATI

Il Virus respiratorio sinciziale (VRS) è un virus, piuttosto comune, che colpisce in particolare i bambini. Se non presenta particolari problemi quando attacca i bimbi più grandi, può causare, invece, tra i neonati forme di bronchiolite gravi, con manifestazioni cliniche nelle basse vie respiratorie che rendono spesso necessario il ricovero e la somministrazione di ossigeno.
La prima infezione, spesso, deriva da una malattia dell’apparato respiratorio superiore, accompagnata da congestione e febbre; se non curato in tempo, il virus colpisce l’apparato respiratorio inferiore, causando frequentemente bronchiolite e talvolta polmonite con tosse e difficoltà respiratoria.
I neonati contraggono il virus dai genitori o dai fratellini più grandi e gli anticorpi della mamma non sempre riescono a proteggerli, soprattutto in caso di bambini nati prematuri, di pochi giorni di vita o soggetti a particolari fragilità.
Generalmente si manifesta con l’arrivo dei primi freddi, intorno a novembre, e richiede un intervento immediato proprio per evitare conseguenze più pesanti.
COME SI MANIFESTA
Il virus si manifesta, generalmente, con rinorrea e febbre che iniziano 3-5 giorni dopo il contagio. Circa la metà dei bambini alla prima infezione sviluppa anche tosse e respiro sibilante, cosa che indica un interessamento dell’apparato respiratorio inferiore. Nei lattanti di meno di 6 mesi, il primo sintomo può essere la breve interruzione della respirazione (apnea). Alcuni bambini, in genere i più piccoli, sviluppano distress respiratorio grave.
Nei casi meno gravi, la malattia si cura in casa con i classici farmaci analgesici, aerosol e antipiretici.
I bambini che, invece, presentano difficoltà respiratoria sono ricoverati in ospedale e, a seconda della condizione, possono essere trattati con ossigeno o liquidi per vena.